Diritto Bancario e Finanziario
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27868 - pubb. 16/09/2022
Addebito diretto in conto corrente
ABF Napoli, 23 Maggio 2022, n. 8099. Pres. Carriero. Est. Dolmetta.
Addebito diretto in conto corrente – Accordo tra correntista e intermediario – Prelievi da parte di terzi preventivamente indicati e secondo termini preventivamente indicati – Obbligo dell’intermediario di corso agli ordini del terzo, ove correttamente impartiti
Addebito diretto in conto corrente – Accordo tra correntista pagatore e terzo beneficiario – Sulle modalità di esecuzione della prestazione pecuniaria dovuta – Onere del beneficiario di presentare la richiesta di prelievo all’intermediario – Sussistenza – Mancato espletamento dell’onere – Conseguenze
L’addebito diretto in conto corrente è un servizio di pagamento che suppone (tra l’altro) un apposito accordo tra il correntista e la banca, presso cui il conto è acceso, sulla base del quale il correntista indica alla banca che delle somme del suo conto potranno essere prelevate anche da parte di un terzo soggetto, a seguito di ordine proveniente da quest’ultimo e conformato secondo dati parametri. A sua volta la banca si obbliga a dare corso alle richieste di prelievo formulate dal terzo indicato, ove rispettose dei termini e condizioni indicati nel patto col correntista.
L’utilizzo del servizio di addebito diretto in conto suppone un accordo tra il correntista, che deve effettuare dati pagamenti, e il terzo beneficiario degli stessi, che ha per oggetto le modalità di esecuzione delle prestazioni dovute. Da un lato, il correntista assume l’obbligo di lasciare sul conto una provvista sufficiente alla bisogna; dall’altro, il creditore, e beneficiario del pagamento, assume l’onere di chiedere alla banca del correntista il prelievo delle somme occorrenti. Ne segue che il creditore non può imputare al debitore il ritardo nel pagamento, se non dà corso all’onere sopra indicato; così come non può chiedere per altra via al debitore di provvedere al pagamento delle somme dovute, se non dopo avere infruttuosamente richiesto il pagamento a mezzo dell’addebito diretto. (riproduzione riservata)
A cura di Dolmetta, Minneci, Mucciarone, Malvagna, Lentini, Bonfanti, Mager, Cipriani, Solarolo, Dassisti
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