Diritto Civile
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 31181 - pubb. 09/05/2024
Risarcimento dei danni da responsabilità civile: il danneggiato, a fronte di un unitario fatto illecito produttivo di danni a cose e persone, non può frazionare la tutela giudiziaria
Cassazione civile, sez. III, 26 Marzo 2024, n. 8217. Pres. Scoditti. Est. Rossetti.
RISARCIMENTO DEL DANNO - VALUTAZIONE E LIQUIDAZIONE - Divieto di frazionamento della domanda di risarcimento - Limiti - Criterio dell'interesse oggettivo del creditore - Fattispecie
In tema di risarcimento dei danni da responsabilità civile, il danneggiato, a fronte di un unitario fatto illecito produttivo di danni a cose e persone, non può frazionare la tutela giudiziaria, agendo separatamente per il risarcimento dei relativi danni, neppure mediante riserva di farne valere ulteriori e diversi in altro procedimento, trattandosi di condotta che aggrava la posizione del danneggiante-debitore, ponendosi in contrasto al generale dovere di correttezza e buona fede e risolvendosi in un abuso dello strumento processuale, salvo che risulti in capo all'attore un interesse oggettivamente valutabile alla tutela processuale frazionata. (In applicazione del detto principio, la S.C. ha confermato la decisione impugnata che aveva ritenuto illegittima la condotta processuale degli attori, i quali, in seguito ad un sinistro stradale nel quale avevano perso la vita entrambi i genitori, avevano agito con due separati giudizi, chiedendo nell'uno il risarcimento per i danni subiti in conseguenza della morte del padre e, nell'altro, i danni conseguenti alla morte della madre). (massima ufficiale)
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